“Spero solo che torni presto, darei anche la vita per lei perché è la mia migliore amica”. Sono le disperate parole della figlia 15enne di Sara Capoferri, la donna scomparsa da una settimana nel bresciano. L’adolescente è stata l’ultima a parlare con la mamma martedì scorso intorno a mezzanotte, pochi secondi sufficienti perché la 37enne le dicesse che era da McDonald’s e che stava andando a prenderla. Poi è caduta la linea. Da allora il suo cellulare è rimasto spento. Già in passato si era allontanata da casa tornando però sempre nel giro di qualche giorno. Ora però cresce l’ansia tra i famigliari, temono possa esserle successo qualcosa di grave. La sera prima della scomparsa aveva incontrato un amico, Paolo, con cui in passato avrebbe anche avuto una relazione sentimentale. Gli avrebbe chiesto aiuto perché non si sentiva bene. L’uomo ha spiegato che poi però, sentendosi meglio, Sara aveva rifiutato il passaggio. Entrambi sarebbero quindi saliti sulle rispettive auto, poi l’uomo a Rovato, a causa di alcuni lavori stradali, ha raccontato di aver perso di vista la Nissan dell’amica. Auto che è stata ritrovata la mattina dopo, carbonizzata, a Berlingo. Le ricerche proseguono dunque incessantemente ma finora senza esito. Scandagliati i laghetti, i cani molecolari non hanno fiutato niente nemmeno nei campi. L’ipotesi è che, volontariamente o costretta, sia salita su un’auto, si continua dunque ad analizzare le immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza. Disperata anche la sorella: “Mi auguro non le sia accaduto niente di male ma siamo preoccupati, ho paura abbia incontrato la persona sbagliata”.