Era iniziato tutto dalle indagini difensive dei legali di Alberto Stasi che avevano comparato il dna trovato sulle unghie di Chiara Poggi. La mamma dell’ex bocconiano aveva quindi presentato un esposto alla Procura Generale di Milano. E Andrea Sempio, all’epoca del delitto 18enne, era stata iscritto, come atto dovuto, nel registro degli indagati. Ora il Gip di Pavia ha archiviato l’inchiesta a suo carico sottolineando l’inconsistenza degli sforzi profusi dalla difesa di Stasi e tendenti a rinvenire un diverso, alternativo colpevole. Accolta quindi l’istanza della procura che ha categoricamente escluso ogni responsabilità in capo a Sempio ribadendo che il materiale genetico estratto dalle unghie non è idoneo a effettuare nessun confronto. Per il giudice inoltre anche volendo immaginare un invaghimento da parte del ragazzo nei confronti della vittima, circostanza peraltro completamente smentita dal fratello di Chiara, non si comprende per quale assurdo motivo avrebbe dovuto, senza compiere alcun tentativo di avvicinamento, ucciderla con modalità così brutali ed efferate.

I genitori della giovane hanno espresso gratitudine per il lavoro svolto dai magistrati. Questo però potrebbe non essere l’epilogo. Nonostante l’archiviazione infatti i legali di Alberto Stasi, condannato in via definitiva a 16 anni, hanno confermato che intendono presentare un’ istanza di revisione del processo alla Corte d’Appello di Brescia.