Dopo 20 anni di attività senza sosta e senza bavaglio, Radio Padania Libera spegne le frequenze ma non cessa di esistere. Si potrà ascoltarla sul web, in dab ( la frequenza digitale) e tramite applicazioni per smartphone e tablet. Una svolta epocale per la macchina mediatica tanto voluta negli anni Novanta da Umberto Bossi, che lanciò la scalata politica di Matteo Salvini. Punto di riferimento dell’elettorato, dove non si mai posta censura sui temi cari alla Lega Nord come immigrazione, indipendenza e lavoro . Ma come spiega il suo direttore, Alessandro Morelli , cambia le veste ma non i contenuti: la storia radio padania resterà tale, solo si innova. Insomma dopo la chiusura di Telepadania e del quotidiano la Padania, ora la Lega abbandona anche la radio. Una trasformazione al passo con i tempi, dettata anche da logiche economiche. Il cambiamento è stato naturale dopo che le frequenze sono state cedute ad un altro gruppo radiofonico. Insomma si è fatto di necessità virtù seguendo anche l’evoluzione del Carroccio, non più partito prettamente del Nord ma che guarda all’intero paese. E così la sua radio, ora si potrà ascoltare davvero ovunque.