di Marco Pomponio

 

Un giorno che dovrebbe unire, ma che in realtà crea polemiche e divide. Oramai il 25 aprile arriva tra contrasti e divieti in diversi comuni della Lombardia. A imporre veti sono stati i sindaci leghisti di Viadana, dov’è stata ha cancellata la tradizionale messa per i caduti, e a  Legnano, dove il Primo cittadino non ha concesso il patrocinio al concerto del gruppo punk dei Punkreas, che si sentono censurati per motivi politici. Manifestazioni separate nel comune di Gazzada Schianno, dove il sindaco presenzierà ad una cerimonia con gli alpini, con conseguente contromanifestazione dell’ANPI, che sfilerà nei sentieri dei partigiani. Situazione analoga a Saronno, con il sindaco e partigiani, impegnati in due diversi cortei. Polemiche anche a Sesto San Giovanni, tra il sindaco forzista di Stefano ed ANPI,  per il veto posto dal primo cittadino alla consueta fiaccolata del 25 aprile. A Varese oltre alla manifestazione istituzionale dove presenzierà il sindaco Galimberti, è prevista una manifestazione della comunità militante dei Dodici Raggi, sotto la lente d’ingrandimento della magistratura per la riorganizzazione del partito fascista, che ricorderanno i defunti della Compagnia Arezzo. A Corbetta invece, la polizia locale ha spedito una lettera all’ANPI, in cui si invitava a svolgere il corteo sui marciapiedi, non presenti nel percorso stabilito, a causa del mancato servizio dei vigili il 25 aprile. Polemiche anche a Pizzighettone, Gallarate, Lodi e a Mariano Comense.