di Marco Pomponio

 

Dopo più di un anno dall’introduzione del decreto Minniti, arriva il primo Daspo urbano a Milano. Giunta nel capoluogo lombardo con un po’ di ritardo, la misura è stata già adottata dal sindaco di Sesto San Giovanni nello scorso luglio. Inizia quindi la linea dura, nei confronti di ubriachi e mendicanti molesti. Un provvedimento atteso dai cittadini, che viene reputato giusto. Un DASPO e 9 ordini di allontanamento sono stati infatti emessi in poche ore nel capoluogo lombardo. Svolta quindi, nella questione sicurezza dopo l’invito del questore Marcello Cardona ad “un uso più incisivo” degli strumenti messi a disposizione dal decreto Minniti. E’ il caso di una giovane mendicante romena, per cui è stato emesso il primo ordine di allontanamento, accusata di essersi stesa sulle scale di accesso alla metropolitana nella stazione Duomo, costringendo i passeggeri a cambiare strada. Per la ragazza è scattato il divieto di accesso in quella stazione per due giorni. Stesso provvedimento per 7 egiziani ed uno slavo, che da ubriachi molestavano i passeggeri di tram ed autobus. Queste misure non sono però previste in ogni caso, in quanto sono attuabili solo in corrispondenza di stazioni, metropolitane e aeroporti, con le forze dell’ordine in attesa che venga modificato il regolamento di polizia urbana. Un provvedimento che accresce la percezione di sicurezza in città, anche se alcune zone sono reputate ancora pericolose.