Il gesto della pistola estratta per fare fuoco, così uno dei testimoni mima quanto visto la sera del 20 luglio scorso quando a Voghera Massimo Adriatici, all’epoca dei fatti assessore alla Sicurezza, sparò e uccise Youns El Bossettaoui, marocchino senza fissa dimora, con il quale aveva avuto un diverbio.
Una versione che il giovane nordafricano ha ripetuto in aula a Pavia dove oggi si è svolto l’incidente probatorio. Un’udienza durata circa quattro ore.
Assieme al ragazzo convocato anche un altro testimone, anche lui nordafricano. Al termine è uscito senza commentare.
L’ex assessore leghista, accusato di eccesso colposo di legittima difesa, si è visto confermare dal gip i domiciliari. Una doccia fredda che arriva anche il pubblico ministero fosse favorevole alla revoca della misura ritenendo il fatto “ colposo”. Adriatici, era presente in aula.