Agli uffici postali spacciandosi come bisognosi, percettori del reddito di cittadinanza. In realtà stranieri provenienti da mezza Europa che non conoscevano una parola di italiano. Viaggi fatti ad hoc, a Milano, solo per riscuotere l’aiuto economico del quale però non avevano diritto. La scoperta è stata fatta dalla Polizia Postale del capoluogo lombardo. L’indagine ha permesso di denunciare 50 persone che hanno percepito o tentato di percepire il reddito illecitamente.
Un gruppo organizzato nei minimi dettagli. Prima l’ingresso in Italia, da parte di soggetti compiacenti arrivati da Germania, Austria e Romania. Questi poi, si recavano negli uffici postali milanesi, ricevevano la card del reddito e il gioco era fatto.
Il tutto attraverso documentazione falsificata. Centinaia di carte contraffate che sono state sequestrate dalla polizia. Nelle abitazioni dei soggetti coinvolti gli agenti hanno trovato anche carte prepagate, ricevute di presentazione dell’istanza del reddito di cittadinanza. Non solo, anche messaggi che la banda si scambiava via chat per concordare i viaggi e la permanenza sul territorio italiano.
Quella di provare a intascare il reddito senza averne diritto è una pratica ormai conosciuta agli investigatori. Lo sanno bene anche a Brescia dove, qualche giorno fa, la Guardia di Finanza ha denunciato 117 persone. Anche in questo caso percepivano il sostegno pur non avendo i requisiti necessari. L’inchiesta, a cui ha collaborato anche l’Inps, ha portato alla revoca del beneficio e al recupero delle somme pari per centinaia di migliaia di euro.
Tra i denunciati anche alcune persone condannate in via definitiva per reati gravi.