Una pistola vecchia, di piccolo calibro. Per buona parte arrugginita. Non nascosta sotto terra, come sembrava sulle prime, ma trovata in un angolo della casa. E’ su questi pochi, pochissimi elementi che si concentrano ora le indagini sulla morte di Luigi Criscuolo, per tutti Gigi Bici.
L’arma è stata ritrovata dalla polizia nella villa di Barbara Pasetti, a Calignano, frazione di Cura Carpignano, nel pavese. La donna si trova in carcere con l’accusa di tentata estorsione. E’ indagata anche per omicidio e occultamento di cadavere. Lei si è sempre detta innocente e continua a farlo.
Eppure col passare delle ore però si accumulano gli elementi che la legherebbero non solo alla conoscenza di Gigi Bici ma anche alla sua morte. Che i due non fossero estranei, ad esempio, lo fa capire anche una delle figlie della vittima. Ecco cosa diceva a proposito di un biglietto da visita proprio della Pasetti, fisioterapista, benchè non esercitasse.
Altro elemento da chiarire, il cadavere dell’uomo ritrovato proprio davanti a uno degli ingressi della sua villa. Ora questo nuovo dettaglio: la pistola. Se davvero sia legata al delitto non è certo, spetterà alle analisi chiarirlo. Lei intanto, Barbara Pasetti, dalla sezione femminile del carcere di Vigevano parla di qualcuno che ha voluto incastrarla. Qualcuno che le vuole addossare le colpe della morte di Gigi Bici. Sulla sua innocenza ci crede ancora.