Senza soldi, senza cellulare ma soprattutto senza quell’inseparabile orologio d’oro, dal quale non si staccava mai. Questo, l’elemento che ha dato una svolta alla morte di Angelo Bonomelli, 80 anni, noto imprenditore della bergamasca. L’uomo è stato trovato senza vita all’interno del suo Suv, in un parcheggio pubblico ad Entratico. L’ipotesi del malore, subito scartata proprio per quei particolari notati dagli investigatori.
Tutto comincia la sera del 7 novembre: Angelo Bonomelli ha un incontro con una persona. Deve discutere per rilanciare sui social la sua attività: lui è titolare di Villa Ortensie, una spa a Sant’Omobono Terme. Ai due si aggiungono altre tre persone: un pensionato di 68 anni e due giovani disoccupati di 23 e 24 anni, tra questi una donna. Dalle chiacchiere ai fatti: all’imprenditore viene offerta una bevanda che contiene un potente narcotizzante che lo fa subito accasciare a terra. Di peso viene portato nell’auto che poi sarà abbandonata nel parcheggio. Da qui le indagini e la scoperta: l’orologio è stato rintracciato in un “ Compro oro” dove era stato già piazzato. A incastrare i 4, tutti italiani residenti nella zona, le telecamere che li riprendono mentre inscenano il malore. Per loro l’accusa di rapina e omicidio.