Resta alta la tensione negli ambienti anarchici. Il raid contro la polizia locale di Milano, costato il danneggiamento di due automobili nel parcheggio del Municipio 5 in Viale Tibaldi, è stato rivendicato. “Solidarietà a Cospito, attacchiamo lo Stato”. Poche righe, scritte in una mail anonima, eccola, pubblicata su un sito web di area anarchica. Nel testo si legge il riferimento ai fatti milanesi, arrivando a citare proprio l’episodio incendiario che ha coinvolto le auto dei vigili. La conferma di un clima teso arriva anche da un altro punto della città: sul naviglio pavese, due striscioni, a poca distanza l’uno dall’altro, anche questi a sostegno di Alfredo Cospito.
Intanto, lui, l’anarchico detenuto in regime di 41 bis, ha trascorso la prima notte nel carcere di Opera dove è stato trasferito, per ragioni di salute, da Sassari. Da oltre tre mesi va avanti con lo sciopero della fame, volontà che ha ribadito anche al medico dell’istituto lombardo. Resta dunque ferma la sua intenzione di chiedere la revoca del carcere duro. Tema, questo, che resta al centro del dibattito, tanto negli ambienti istituzionali quanto giuridici.