Green pass obbligatorio da venerdì 15 ottobre per tutti i lavoratori, pubblici e privati, come stabilito per decreto del Consiglio dei Ministri. Il dipendente che sorpreso sul luogo di lavoro ne sarà sprovvisto, dovrà pagare un’ammenda tra i 600 e i 1500 euro. Chi invece, essendo sprovvisto di certificato verde non si recherà al lavoro, verrà considerato assente ingiustificato e fin dal primo giorno di assenza avrà lo stipendio sospeso. Non ci saranno però conseguenze disciplinari: il lavoratore avrà diritto alla conservazione del posto. Le sanzioni non saranno solo per i lavoratori ma anche per i datori di lavoro che non controllano, in questo caso sanzioni da 400 a 1000 euro. La verifica di possesso del green pass potrà essere effettuata manualmente o automatizzata . I Ministri della Salute, dell’Economia e dell’Innovazione tecnologica mettono a disposizione un pacchetto di software per la verifica del certificato verde che possa integrare la app “Verifica 19” già scaricabile gratuitamente sullo smartphone. Il datore di lavoro potrà richiedere il certificato verde al dipendente al massimo 48 ore prima per poter programmare turni di lavoro e rotazione. In ogni caso, sottolinea il Garante per la protezione dei dati personali, l’attività di verifica non dovrà comportare la raccolta dei dati dell’interessato in qualunque forma.