Pericoloso per la sua condotta ma anche per i precedenti. Nell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari di Milano le parole sono chiare: baby gang, nome di battesimo Mouhib Zaccaria, è considerato un pericolo sociale. E’ il rapper finito a San Vittore nell’inchiesta congiunta di polizia e carabinieri su un giro di rapine commesse tra maggio e giugno nel capoluogo lombardo e hinterland. Con lui nei guai altri due rapper, il più famoso Neima Ezza, già al centro di un’inchiesta, lo scorso aprile quando nel quartiere di San Siro, in pieno coprifuoco, mobilitò 300 persone per un video musicale, finito poi in scontri con la polizia. Per lui, una misura ridotta: gli arresti domiciliari.
Baby Gang resta il soggetto più difficile: è finito in carcere per il rischio di reiterazione del reato. In particolare gli inquirenti gli contestano una rapina. E’ accusato di aver aggredito un ragazzo che era seduto nella propria auto, di avergli puntato una pistola in faccia prima di portargli via gli auricolari, 130 euro e le chiavi della macchina. Un copione reale di quanto fatto anche nella finzione: nel suo ultimo video lanciato proprio con Neima Ezza, dal titolo, manco a dirlo “ Rapina”, i due, fucili in pugno, assaltano un treno regionale. Mai come in questo caso la realtà ha superato la finzione.