Colpo di scena nell’indagine per l’omicidio di Gigi Bici: dopo l’ultima perquisizione nella proprietà di Barbara Pasetti a Calignano, gli agenti della mobile con l’ausilio di quelli della Scientifica, hanno recuperato una pistola, trovata sotto terra nel giardino di casa. E’ l’arma del delitto?
I poliziotti si sono presentati a casa della Pasetti con metal detector e GeoRadar e hanno cominciato a sondare il terreno all’interno e all’esterno della proprietà. Per capire se il terreno sia stato mosso o spostato in qualche modo. Il robot, ad un certo punto, ha segnalato la presenza di qualcosa di interessante, recuperata immediatamente dagli agenti. A uccidere l’uomo sarebbe stata una pistola di piccolo calibro, una 22 o una 7,65. Un frammento di un proiettile era già stato trovato nella perquisizione del 20 gennaio. Ora non resta che trovare la possibile compatibilità, ma è chiaro che questa scoperta aggravi non poco la posizione dell’indagata, rinchiusa nel carcere di Vigevano dal 20 gennaio scorso.
Mi hanno incastrata, continua a ripetere la donna, che continua a professarsi innocente, tirata in mezzo, a detta sua, da una banda di slavi che l’avrebbe usata come tramite per le richieste di riscatto alla famiglia di Gigi Bici. Così disse ai nostri microfoni qualche giorno dopo il ritrovamento del cadavere di Gigi dietro casa sua. Ma è davvero così o la pista della banda è una delle tante manovra di depistaggio della donna? Per ora non ci sono riscontri sulla presenza di altre persone, a parte i contatti avuti dalla Pasetti per “sistemare” l’ex marito, peraltro senza risultati. Si è totalmente inventata tutto per allontanare i sospetti? Gli investigatori sono quasi certi: Gigi Bici sarebbe stato ucciso nei dintorni del casale della Pasetti. Resta da capire il suo ruolo. Forse, però, la pistola potrebbe rivelare risposte importanti.