I calci, i pugni, addirittura i morsi. Pochi fotogrammi che immortalano un incubo. Quello vissuto da uno studente di 19 anni. Il ragazzo, che abita a Bari, era arrivato a Milano per sostenere un test dammissione alla facoltà di Professione Sanitaria.
Sono le 7,45 quando, sceso dal treno, si ferma in Stazione Centrale a far colazione. Poi, direzione: ateneo. Sta percorrendo uno dei sottopassi che porta alluscita quando viene avvicinato da cinque nordafricani. A mani nude, lo aggrediscono per portargli via una collanina, un orecchino, lorologio, oltre alle cuffie, al caricabatterie e a un profumo. Valore: 200 euro in tutto. Una violenza immortalata dalle telecamere di sorveglianza, interne al sottopasso.
La rapina viene vissuta in diretta dal padre del giovane che in quel momento si trovava al telefono con il figlio. Sarà lui a chiamare il 112.
Poche ore e la polizia individua tre dei cinque responsabili. Tutti originari del Marocco, tutti irregolari, già noti alle forze dellordine. Si trovavano in un parcheggio vicino alla Stazione. La notizia intanto è già rimbalzata tra altri studenti, coetanei della vittima.
Dallaltra parte il 19enne. E ritornato a casa. Questo episodio lo vuole solo dimenticare e sperare in quel test dammissione che dopo la rapina, ha voluto comunque affrontare.
Sono le 7,45 quando, sceso dal treno, si ferma in Stazione Centrale a far colazione. Poi, direzione: ateneo. Sta percorrendo uno dei sottopassi che porta alluscita quando viene avvicinato da cinque nordafricani. A mani nude, lo aggrediscono per portargli via una collanina, un orecchino, lorologio, oltre alle cuffie, al caricabatterie e a un profumo. Valore: 200 euro in tutto. Una violenza immortalata dalle telecamere di sorveglianza, interne al sottopasso.
La rapina viene vissuta in diretta dal padre del giovane che in quel momento si trovava al telefono con il figlio. Sarà lui a chiamare il 112.
Poche ore e la polizia individua tre dei cinque responsabili. Tutti originari del Marocco, tutti irregolari, già noti alle forze dellordine. Si trovavano in un parcheggio vicino alla Stazione. La notizia intanto è già rimbalzata tra altri studenti, coetanei della vittima.
Dallaltra parte il 19enne. E ritornato a casa. Questo episodio lo vuole solo dimenticare e sperare in quel test dammissione che dopo la rapina, ha voluto comunque affrontare.