Tecnici al lavoro e idrovore operative. In zona Niguarda si lavora senza sosta per svuotare la vasca di contenimento. Nel primo pomeriggio la situazione a Milano e hinterland era rientrata ma il lavoro è stato tanto. Tutta colpa delle pesanti piogge che si sono abbattute nella notte in città. Sorvegliato speciale, come sempre in questi casi, il fiume Seveso che alle 8,30 di questa mattina aveva raggiunto il massimo livello, salvo poi rientrare un’ora e mezza più tardi, intorno alle 11. Dall’assessore alla Protezione Civile Marco Granelli, il punto della situazione. La zona più critica a nord di Milano e in Brianza, ha scritto sui social. A Seveso, sono caduti 82 millimetri di pioggia. Monitorato anche il resto del bacino: Cantù, Besana Brianza ma la situazione più critica resta a Molteno. Il maltempo qui risale a domenica scorsa ma prosegue la conta dei danni. Numerose le abitazioni allagate e sulle quali si continua a lavorare tanto che il Comune ha richiesto lo stato di emergenza. Resta invece difficilissima la situazione nella bergamasca. La mattinata di maltempo non ha infatti aiutato le zone già colpite dalla bomba d’acqua dei giorni scorsi quando, in soli due giorni, erano caduti oltre 100 millimetri di acqua, causando l’esondazione di alcuni torrenti e il conseguente allagamento di strade e sottopassi. Ad Alzano Lombardo l’amministrazione ha invitato i cittadini a segnalare eventuali pericoli e danni. Ad Albino e Nembro le strade, allagata, stanno tornano alla normalità. Circolazione ripristinata anche in Val Seriana dove il traffico era rimasto paralizzato. Resta però l’allerta per frane e allagamenti.