“Non era lui il mio obiettivo”. A parlare davanti ai magistrati è il 16enne che il 24 settembre scorso ha colpito con una mazza da baseball, quasi uccidendolo, un 60enne, che si trovava nel box del suo condominio, a Cesano Maderno, nel monzese. Interrogato, il ragazzo non ha saputo dare una spiegazione: “ Se ci fosse stato chiunque altro sarebbe stato lo stesso, non era lui il mio obiettivo”. Ed ancora. “ Non so perché l’ho fatto”. Un’aggressione casuale, dunque, senza alcuna motivazione. Una violenza che è, molto probabilmente, il risultato dello stato confusionale nel quale si trovava: il giovane infatti sarebbe risultato positivo alla cocaina. Quella sera, come ha detto lui stesso agli inquirenti, ha sentito l’impulso di aggredire qualcuno e quel qualcuno è stato proprio il 60enne, imprenditore, suo vicino di casa. L’uomo era sceso in garage per mostrare la macchina nuova alla moglie, rimasto solo perché la donna era andata a buttare la spazzatura, è stato sorpreso alle spalle: un colpo violento, alla testa, il tempo di gridare “perché lo fai?” ed era già a terra. Il ragazzo è poi ritornato a casa: i vestiti sporchi di sangue hanno insospettito i genitori. Da lì l’allarme, il fermo e l’arresto. Ora il 16enne si trova detenuto nel carcere minorile Beccaria con l’accusa di tentato omicidio. Dall’altra parte l’imprenditore, padre di due figli, ricoverato al San Gerardo di Monza; le sue condizioni stanno nettamente migliorando. Quasi un miracolo considerati i colpi sferrati: 20, con violenza, con una mazza da baseball in metallo. Ritrovata dagli inquirenti ammaccata: segno che la vittima ha tentato di difendersi. Sullo sfondo resta l’incredulità per la mancanza di un movente. Gli inquirenti parlano proprio di una preda scelta “a caso”. Sembra che nell’ultimo tempo il ragazzo, figlio di due professionisti, avesse manifestato segni di disagio. Nulla però che potesse mai far immaginare una tale ferocia.