Nove coltellate, inferte frontalmente. L’ultima alla schiena, dove è stata trovata conficcata anche l’arma, un coltello da cucina che potrebbe non essere stato recuperato in casa. Se così fosse, chi ha ucciso Vasilica Potincu, aveva forse già in mente l’omicidio. Soltanto ipotesi, al momento, perché la morte della 35enne romena, escort nota nell’ambiente con i nomi “Elena” o Katty” resta avvolta tanto nel mistero quanto nella riservatezza degli inquirenti. Le indagini dei carabinieri proseguono senza sosta, qui nell’abitazione teatro del delitto, un appartamento al piano rialzato in un condominio residenziale a Legnano dove domenica pomeriggio un vicino di casa, insospettito da questa porta socchiusa l’ha aperta e ha trovato il cadavere. A terra, senza vestiti e un asciugamano che avvolgeva la testa. La casa non era a soqquadro, intorno il disordine compatibile col delitto e qualche centinaia di euro lasciate lì, a conferma che chi ha agito non l’ha fatto per rapina. Clientela di alto profilo, dicono gli inquirenti in quell’appartamento preso in affitto da un italiano 38enne e utilizzato dalla vittima e da un’altra ragazza. Escluso il coinvolgimento dell’ex marito su cui pendeva un mandato di cattura europeo per reati predatori e che, a poche ore dal delitto, si è costituito ma è totalmente estraneo all’omicidio. Il lavoro da escort a Legnano, la vita con mamma, sorella e figlio adolescente a Cinisello Balsamo, a 30 chilometri di distanza. Nel 2023 la donna aveva denunciato per stalking un uomo che ora vive in Puglia e che ha fornito un alibi di ferro. Screzi, recenti, anche con un altro uomo ma anche in questo caso, il suo alibi regge. Chi ha ucciso Vasilica Potincu resta ancora un mistero.