
E’ stata condannata a 6 anni e 4 mesi, Loredana Canò, la ex compagna di cella di Patrizia Reggiani accusata di aver approfittato della sua fragilità psichica per mettere le mani sull’ingente patrimonio di Lady Gucci. Questa la conclusione del processo di primo grado, un procedimento incentrato sulla gestione dei beni per svariati milioni di euro lasciati alla Reggiani dalla madre Silvana Barbieri, morta ultranovantenne nel 2019.
Canò ha ascoltato in aula la lettura della sentenza: la condanna a oltre 6 anni e due somme da versare, 45mila euro al ministero della Giustizia, 75mila di provvisionale di risarcimento a favore di Reggiani e 50mila in solido con Chiesa alle figlie Allegra e Alessandra Gucci. Mentre la vedova di Gucci stava scontando la condanna a 26 anni come mandante dell’omicidio del marito Maurizio, aveva conosciuto nel carcere San Vittore la oggi 59enne Loredana Canò, avrebbe fatto in modo di diventare per l’amica “il punto di riferimento fiduciario” anche dopo la scarcerazione, tanto da “condizionarne pienamente il residuo di volontà che la sua malattia le consentiva”, inducendola a “fare la guerra alle figlie” per la gestione del patrimonio.
Non solo Loredana Canò: pena più severa anche per l’allora consulente finanziario della signora Barbieri, Marco Chiesa, condannato a 5 anni e otto mesi. Assolti invece i commercialisti Mario Wiel Marin e Marco Moroni, mentre l’amministratore di sostegno Daniele Pizzi aveva patteggiato a due anni.
Canò ha ascoltato in aula la lettura della sentenza: la condanna a oltre 6 anni e due somme da versare, 45mila euro al ministero della Giustizia, 75mila di provvisionale di risarcimento a favore di Reggiani e 50mila in solido con Chiesa alle figlie Allegra e Alessandra Gucci. Mentre la vedova di Gucci stava scontando la condanna a 26 anni come mandante dell’omicidio del marito Maurizio, aveva conosciuto nel carcere San Vittore la oggi 59enne Loredana Canò, avrebbe fatto in modo di diventare per l’amica “il punto di riferimento fiduciario” anche dopo la scarcerazione, tanto da “condizionarne pienamente il residuo di volontà che la sua malattia le consentiva”, inducendola a “fare la guerra alle figlie” per la gestione del patrimonio.
Non solo Loredana Canò: pena più severa anche per l’allora consulente finanziario della signora Barbieri, Marco Chiesa, condannato a 5 anni e otto mesi. Assolti invece i commercialisti Mario Wiel Marin e Marco Moroni, mentre l’amministratore di sostegno Daniele Pizzi aveva patteggiato a due anni.