Un ritorno per osservare la scena a mente fredda. Cauto, l’avvocato che rappresenta la famiglia di Silvana Damato, definisce così il sopralluogo fatto a Bruzzano in quello stesso appartamento dove è stato ritrovato il suo corpo senza vita, due mesi fa esatti. E’ infatti l’8 agosto scorso quando il suo cadavere viene scoperto senza vita: vestito, immerso nell’acqua della vasca da bagno, il volto tumefatto e una ferita al collo giudicata non mortale. Un sopralluogo chiesto e ottenuto dalla famiglia della vittima per cercare di chiudere il cerchio su una vicenda con ancora tanti punti da chiarire: dalla pista economica a quella passionale. Chi ha ucciso si è preoccupato di chiudersi la porta alle spalle portando via il mazzo di chiavi. Un professionista che è riuscito a passare inosservato in questo grande condominio di periferia? Chi conosceva Silvana sostiene che non avrebbe mai aperto a chiunque. Attenta, scaltra, al tempo stesso espansiva. Chi poteva volere così tanto male a questa donna resta ancora un mistero.