
Abbiamo imparato a conoscerlo come il figlio del noto critico fotografico Maurizio Rebuzzini, morto a Milano lo scorso 17 settembre in circostanze ancora misteriose. Fabio Rebuzzini, era stato proprio lui il primo, non sentendolo al telefono, a soccorrere il genitore agonizzante poi deceduto in ospedale. Ora torna agli onori della cronaca questa volta perché finito in carcere con laccusa di stalking e lesioni nei confronti di un vicino di casa. Ti conviene cambiare zona se non vuoi morire. Cambia zona. Una delle tante minacce rivolte al suo bersaglio: un uomo contro il quale si sarebbe accanito per questioni sentimentali. La colpa di questultimo sembra fosse infatti quella di frequentare una donna della quale Rebuzzini figlio si era invaghito. Da qui minacce verbali che in qualche caso si sono trasformate anche in aggressioni fisiche fino alla violazione del divieto di avvicinamento che ha portato il gip a disporre larresto. Sullo sfondo resta intanto il giallo sulla morte del padre. Luomo era stato trovato, proprio dal figlio. Il corpo in fin di vita sul ballatoio del suo studio in via Zurettinella, zona stazione Centrale a Milano. Inutili erano stati i soccorsi: era morto in ospedale. Lautopsia ha confermato che le ecchimosi sul corpo potrebbero essere compatibili con lo strangolamento. In procura il fascicolo aperto per omicidio resta ancora a carico di ignoti.





