“E’ stato arrestato davanti al figlio di 14 anni, neanche fosse Totò Riina, trattato come un mafioso senza esserlo con una perquisizione della Dda alla Apocalypse Now”. E’ un passaggio dell’ arringa difensiva dell’avvocato di Fabrizio Corona, Ivano Chiesa, che in aula ha parlato di un processo esagerato, basato sul niente. “Non c’entra la criminalità organizzata – ha ribadito – infatti non hanno trovato prove, si tratta solo di un problema fiscale”. Ha chiesto dunque di assolvere l’ex agente fotografico imputato per i 2,6 milioni di euro nascosti in un controsoffitto e in Austria. Nella scorsa udienza invece la Procura aveva chiesto che venisse condannato a 5 anni. “Se così fosse – ha spiegato il legale – significa che Corona dovrà scontare 13 anni perché la condanna si andrebbe a sommare ad altri procedimenti”. L’ex re dei paparazzi, dopo le escandescenze della scorsa volta, ha ascoltato composto gli interventi. Come sempre presenti la mamma e la sua fidanzata, Silvia Provvedi insieme alla gemella. E’ stata poi la volta dell’avvocato di Francesca Persi che ha chiesto l’assoluzione della sua assistita per cui invece il pm aveva chiesto una condanna a 2 anni e 4 mesi.