Nicola Pontiggia che trascina un corpo, quello della moglie Svetlana Balica. Sono le immagini di una telecamera della ditta di Morbegno dove l’uomo lavorava che hanno portato alla svolta nel giallo di Cosio Valtellino. Per gli inquirenti quello ripreso, anche se in modo sgranato, è lui che ha ucciso la donna, al culmine di una lite, e poi si è suicidato. Ora dunque l’indagine è per omicidio, soppressione e occultamento di cadavere. L’uomo infatti avrebbe poi inscenato la sua morte con l’obiettivo di farla sembra un incidente: è stato trovato senza vita, schiacciato da un mezzo pesante. Per la procura di Sondrio che ha coordinato le indagini dei carabinieri avrebbe ucciso la moglie tra il 31 ottobre e il 2 novembre e poi portato il cadavere nell’azienda dove lavorava da 27 anni per disfarsene. Dai filmati si vede del fumo. L’ipotesi è che abbia bruciato alcuni effetti personali della moglie con una fiamma ossidrica mentre altri oggetti sono stati ritrovati, nascosti in alcuni sacchetti della spazzatura, tra le sterpaglie vicino al recinto. Le telecamere inquadrano poi Nicola che, in auto, lascia la ditta per poi ritornare dopo 13 minuti. Gli inquirenti ritengono si sia allontanato per nascondere il cadavere della donna che però non è ancora stato ritrovato. Ma se così fosse non può essere lontano dall’azienda e dunque tutto il perimetro viene controllato dalle forze dell’ordine. A scatenare la furia omicida sarebbe stata la volontà della donna di lasciarlo, decisione a cui lui non si rassegnava. E che l’ha portato a prendere la peggiore delle decisioni: uccidere la moglie e poi togliersi la vita. Ora resta solo da capire dove abbia occultato il corpo di Svetlana.