Due colpi alla testa con un oggetto contundente, una morte violenta e un movente ancora tutto da scrivere. Carmela Fabozzi, 73 anni, vedova, pensionata, è stata uccisa nella sua casa di ringhiera di Malnate. A scoprire il cadavere il figlio Angelo, arrivato a casa, secondo quanto racconta, alle 19. L’omicidio sarebbe avvenuto qualche ora prima, come confermato dall’autopsia.
Chi è entrato in questa piccole corte per uccidere una donna dalla vita apparentemente tranquilla, rischiando di essere visto con tutti quegli appartamenti in fila, dove il minimo rumore viene sentito da tutti?
Un vicino di casa ha riferito ai Carabinieri di aver visto un uomo che cercava Carmela Fabozzi il giorno dell’omicidio.
Può essere lui il killer della donna? Il figlio, che era tornato a vivere a Malnate dalla madre da qualche tempo dopo la separazione, ha riferito di tutti i suoi spostamenti di quel giorno. Sembra avere un alibi forte. Il suo furgone con targa svizzera è ancora parcheggiato in cortile. Il garage è sotto sequestro, come l’intera abitazione della donna. I Carabinieri hanno prelevato tracce di DNA all’interno della casa. Ci sono tornati due volte in questi giorni. Si stanno verificando i tabulati telefonici della donna, il cui cellulare non è stato trovato. Cosa potranno svelare quelle conversazioni? Qualche aggancio con l’uomo misterioso visto da un vicino di casa?
Quando il figlio è rientrato a casa ha scoperto il corpo della madre a terra. Una vicina riferisce cosa ha sentito nell’immediatezza….
La donna era solita lasciare la porta aperta per far circolare un po’ di aria, in questa torrida estate. Si racconta che quando ritirava il bucato steso sul ballatoio, prima portava dentro i vestiti e poi usciva a ritirare le mollette.
Quelle mollette che sono rimaste lì, appese ai fili. L’assassino ha colto probabilmente il momento dell’ingresso in casa di Carmela Fabozzi per colpirla mortalmente alla nuca. Due colpi che non le hanno lasciato scampo.