Prima l’annuncio, poi la polemica. Neanche il tempo di far digerire ai milanesi il rincaro dei biglietti che tra i palazzi della politica si è già acceso lo scontro. Da una parte il Comune che attacca per aver deciso l’aumento. Dall’altra Palazzo Lombardia che respinge le accuse. “ La Regione ha deliberato l’adeguamento Istat sul costo del trasporto pubblico”, tuonano da Palazzo Marino. “ Le agenzie del trasporto pubblico locale sono libere di applicare o meno gli aumenti”, è la risposta dall’altra parte.
Intanto si fanno già i conti: per l’intera regione l’effetto economico sarà di circa 38 milioni di euro, con una stima, per la città di Milano, tra i 15 e i 17 milioni.
Soldi che il Comune poteva prendere dal proprio bilancio: è la teoria del Pirellone. Sarà ma intanto chi di certo dovrà metter mano al portafoglio saranno i cittadini.
L’aumento riguarderà tutti i mezzi pubblici lombardi: per Trenord la percentuale sfiora il 4%. Per Atm si dovrà invece attendere l’autunno ma l’ipotesi è che il rincaro arrivi almeno a 20 centesimi.