Da una parte un martelletto frangivetro, dall’altra un coltello da cucina puntato alla gola. E quella frase, la più classica, la più temuta: “ dammi i soldi”. Minuti di terrore per uno studente del Politecnico di Milano.
STAND UP (modus operandi)+vox
Quattro gli aggressori. Tre, col volto coperto dal passamontagna, uno, scoperto. La vittima, 23 anni, non reagisce chiede solo che non gli sia rubato il pc, sarebbe il secondo dopo pochi mesi. Lo graziano, ma non del portafoglio. La banda sparisce con quello che il ragazzo aveva in tasca: 20 euro.
Stesso copione poco distante. Questa volta la mala sorte tocca a un collega: ha appena finito il turno, quando esce dalla sede di Telelombardia viene fermato con la scusa di una sigaretta. Il tempo di dire “ non fumo” e altre due persone lo accerchiano. A terra, la mano sulla bocca: dà loro i soldi ma, con fermezza, riesce a trattare per i documenti. Spariscono i contanti e il cellulare che sarà geolocalizzato in stazione Centrale. Tanta paura, nessun danno fisico per entrambi ma il caso è esploso. Lo studente scrive al prefetto per chiedere più sicurezza intanto fra i ragazzi, la scusa della sigaretta diventa un segnale per stare allerta.