E’ tra il silenzio dei palazzi di via Mascagni che Giuseppe Grillo, 37 anni, si nascondeva da 3 mesi. Latitante per una condanna a 7 anni e 4 mesi per droga è stato arrestato dagli agenti della squadra mobile a Buccinasco, la sua città, da cui non si era mai spostato. Qui insomma si sentiva al sicuro. Non ha condanne per mafia ma sono i suoi legami famigliari che contano: è infatti sposato con Serafina Papalia, figlia di Antonio il potente boss dell’ndrangheta che sta scontando l’ergastolo, considerato uno dei padrini più influenti arrivati in Lombardia negli anni 70. Proprio seguendo la donna, che gli portava cibo e vestiti, i poliziotti sono arrivati al covo. Pochi i mobili in casa ma sul comodino aveva il libro sulla vita di Matteo Messina Denaro, boss di cosa nostra latitante dagli anni 90. Quando hanno fatto irruzione gli agenti hanno trovato la valigia pronta, l’ipotesi è che volesse scappare. A Buccinasco gli intrecci tra le famiglie Papalia e Barbaro sono cosa nota , all’ingresso della città c’è un cartello che dice: qui l’ndrangheta ha perso. Negli anni sono in effetti stati fatti molti passi in avanti ma resta ancora tanto da fare perché la città possa togliersi definitivamente l’etichetta di “Platì del nord”.