Risolto il giallo di Cosio Valtellino, l’unico mistero resta dove sia il corpo di Svetlana Balica. La cercano intorno alla ditta di Morbegno ma finora senza fortuna. Per gli inquirenti ad ucciderla è stato il marito, Nicola Pontiggia, che poi si è tolto la vita. L’uomo potrebbe aver gettato il cadavere in un pozzo vicino all’Adda o nel fiume stesso, comunque la convinzione di chi indaga è che non sia lontano dall’azienda perché le telecamere hanno ripreso l’uomo che si allontanava per 13 minuti, a bordo di un mezzo aziendale. Ed è in questo breve lasso di tempo, intorno alle 6.50 del 2 novembre, che ipotizzano si sia liberato del corpo approfittando del buio. A portare alla svolta proprio i filmati ripresi dal circuito di videosorveglianza dove si vedrebbe Nicola mentre trascina il corpo di Svetlana. L’avrebbe dunque uccisa altrove tra il 31 ottobre e il 2 novembre. E poi portata in ditta per liberarsene. Tra l’altro le telecamere riprendono anche del fumo: con la fiamma ossidrica avrebbe infatti bruciato alcuni effetti personali della donna mentre altri li avrebbe gettati fuori dal recinto. Probabilmente l’ha strangolata perché non sono state trovate tracce di sangue né in azienda né nella loro abitazione, nella frazione Regoledo, ancora sotto sequestro. E il movente sarebbe legato alla volontà della donna di lasciarlo, decisione a cui lui non si rassegnava. Alle ex moglie poi Nicola aveva confidato di aver litigato con Svetlana e che lei non sarebbe più tornata. Inoltre è stato ritrovato un bigliettino sul suo comodino con scritto: “Sei entrata nella mia vita e ci resterai per sempre. Ti amo”. Per la procura di Sondrio si tratta dunque di un omicidio-suicidio.