Non si trova il coltello che ha provocato la morte di Cosimo Vincenzo Carino, imprenditore di 73 anni, trovato senza vita il 31 dicembre a Viboldone, frazione di San Giuliano milanese. L’uomo è morto a causa di una ferita alla gola. E’ stato ritrovato seduto al posto di guida del suo minivan nero. La portiera chiusa ma non a chiave. Tracce di sangue oltre che all’interno del veicolo erano anche all’esterno, fino alla riva del fossato. E’ qui dunque che probabilmente è stato inferto il fendente mortale. I pochi centimetri d’acqua sono stati controllati dai carabinieri di San Donato ma finora invano. Proprio il fatto che non si trovi l’arma fa pensare che qualcuno l’abbia ucciso. L’inchiesta, coordinata dalla procura di Lodi, è infatti per omicidio volontario. Ma non si esclude nemmeno il suicidio, Carino infatti attraversava un momento molto difficile, aveva problemi economici e dunque resta aperta anche la pista del gesto volontario.