“Ha subito un danno biologico e morale tanto che non può tuttora lavorare a causa del trauma, dunque deve essere risarcita con almeno 100mila euro dal medico e dagli altri imputati”. E’ la richiesta avanzata dal legale dell’infermiera che il 5 aprile 2016, secondo l’accusa, venne sottoposta, contro la sua volontà, a un prelievo di ovuli da parte del ginecologo Severino Antinori. Per l’avvocato fu una violenza di gruppo ai danni della 23enne che fu circondata da 2 o 3 persone. “Nonostante lei avesse cambiato idea sulla donazione – ha spiegato – nessuno ha rispettato la sua volontà”. Tesi però respinta dai legali di Antinori che dicono: “Il medico ha agito correttamente”.