Non ci sarà nessun incidente probatorio, dunque non verranno fatte le nuove analisi sugli elementi mai analizzati che avrebbero potuto portare alla revisione del processo per la strage di Erba. A deciderlo la Corte d’Appello di Brescia che ha così rigettato la richiesta dei legali dei coniugi Romano.
“L’incidente probatorio richiesto dalle difese è finalizzato ad una, seppur futura ed incerta, richiesta di revisione. In altre parole gli accertamenti chiesti non sono in grado almeno in astratto di ribaltare il giudizio di colpevolezza". Sono le clamorose parole della Corte d’Appello di Brescia che – in 31 pagine – ha messo la parola fine alle speranze di Rosa Bazzi e Olindo Romano.
“Una richiesta quella dell’incidente probatorio che – secondo i giudici – deve essere seppur in astratto rigorosamente orientata e in grado di scardinare le prove già acquisite e che hanno costituito il giudicato”. Ovvero l’ergastolo per entrambi.
Ma c’è di più perché la Corte chiarisce anche un punto importante. Chi si sarebbe dovuto far carico delle spese necessarie per le nuove analisi? Questo il quesito uscito dalla prima udienza. “Nel caso di specie – si legge a pagina 30 – le spese processuali sarebbero dovute essere anticipate dagli imputati, e non già dall’erario”. I legali hanno già annunciato il ricorso in Cassazione.