Chiesta bancarotta in Cina per Mr. Li. L’articolo di Milena Gabanelli e Mario Gerevini sul Corriere della Sera fa tornare d’attualità la figura dell’oscuro finanziere cinese, presidente del Milan. Pochi giorni fa infatti è stata chiesta bancarotta per una società insolvente di Yonghong Li. La stranezza è che la società era già stata messa all’asta a febbraio 2017 sul portale Taobao (l’e-bay cinese), un mese prima che arrivasse l’ultima caparra da 50 milioni di euro nelle casse Fininvest e due mesi prima del closing ad aprile di un anno fa. Con una società in bancarotta come ha potuto portare a termine il closing, farsi prestare 300 milioni dal fondo Elliot e presentare tutte le credenziali in Lega per iscrivere il Milan al campionato?
Domande senza risposta, come senza risposta sono le domande che qualcuno si era fatto sulla provenienza reale delle caparre. A ottobre Mr Li dovrà saldare il debito di 340 milioni circa (interessi compresi) con Elliot. 180 milioni dei 303 prestati sono riconducibili a Mr. Li, gli altri 123 direttamente al Milan. Fassone da tempo si sta muovendo per rifinanziare il debito ma chi si assume il rischio di rifinanziare un soggetto già in bancarotta? Probabilmente nessuno. Ad oggi lo scenario più probabile è che Elliot diventi proprietario del Milan a ottobre per poi venderlo al miglior offerente.