A 7 giorni dalla scomparsa di Iushra Gazi continuano a ritmo serrato le ricerche nei boschi di Serle, ma ancora nessuna traccia della bambina che soffre di autismo. Speleologi, volontari,cani molecolari, lavorano incessantenmnete. L’ordine impartito è ancora  quello di cercare una persona in movimento. Scandagliati, pozzi, grotte, doline, sentieri, ma senza esito. Da oggi è stato ridotto il numero  delle squadre di ricerca per facilitare il lavoro dei rescue dog olandesi, specialzzati nel fiutare  l’odore di persone vive ma anche di cadaveri. Il padre della 12enne, dal giorno della scomparsa acquartierato sull’altopiano di Cariadeghe, è una presenza fissa nel campo base dei ricercatori a quota mile metri. Liton Gazi ha il volto segnato da profonde occhiaie ma non demorde e continua a sperare di trovare la sua primogenita viva. Ieri ha diramato un appello disperato: Mia figlia manca da casa da giovedi, vi prego, tenete gli occhi aperti, magari la avvistate”. Ringrazia i ricercatori, “sono fantastici”  dice, e quando parla della moglie il suo volto diventa  cupo. La sigora Gazi, madre di altri 3 figli piu’ piccoli,  è distrutta, non tocca cibo da giorni e continua a domandare “Dov’è Iushra?”. Le ricerche continueranno in maniera chirurgica e, fanno sapere i responsabili, si porseguirà fino a che non ci saranno novità.

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