Tutto il personale del reparto neonatale e l’intera equipe medica degli Spedali Civili di Brescia sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo, per la morte del piccolo Paolo, il neonato deceduto a causa del batterio Serratia Marcescens contratto in ospedale. La procura di Brescia considera l’iscrizione al registro degli indagati un atto dovuto per permettere al personale medico di nominare un consulente durante l’autopsia sul corpo dello sfortunato bambino, nato prematuro da un parto gemellare. Anche il fratellino ha contratto il batterio, ed è tutt’ora in cura. Il legale della famiglia sconvolta dalla tragedia fa sapere che la loro volontà è di chiarire i motivi che hanno portato all’infezione ed accertarsi delle responsabilità qualora ce ne fossero. Dagli Spedali Civili di Brescia fanno sapere che sono state rafforzate tutte le procedure di sicurezza dal punto di vista biologico e della disinfezione; inoltre è stato sottolineato come il rischio di infezioni ospedaliere non possa essere del tutto azzerato. Regione Lombardia ha deciso che sarà una commissione interna ad indagare sulla vicenda. Gli altri 6 bambini che hanno contratto il batterio sono tenuti sotto osservazione e stanno rispondendo bene alle cure; non è escluso che possano essere dimessi nei prossimi giorni come gli altri 4 bambini già tornati a casa.