Torna l’allarme cavalcavia sulle strade lombarde. Situazione di pericolo sulla trafficatissima Milano-Meda, con 4 ponti pericolosi, che ancora non vengono chiusi. Secondo la perizia dell’ingegnere Giuseppe Giunta, incaricato lo scorso 30 agosto di effettuare dei controlli sulle infrastrutture, i ponti sarebbero potuti restare aperti solo un altro anno, per evitare che il rischio cedimento possa trasformarsi in tragedia; salvo clamorosi colpi di scena però, i ponti resteranno aperti anche oltre il termine massimo riportato dall’ingegnere sulla perizia. I fondi per gli interventi di messa in sicurezza dei cavalcavia sono già stati finanziati da Regione Lombardia, ma i lavori non ancora sono partiti.

La provincia di Monza e Brianza ha assicurato l’inizio dei lavori per la fine del 2019, con la loro conclusione prevista nel 2020, a ben 3 anni dalla perizia dell’ingegnere Giunta. Al termine dei lavori, i ponti potranno continuare la loro attività per altri 10 anni, prima della loro demolizione per il prolungamento della Pedemontana. L’obbiettivo principale è però quello di evitare una tragedia come quella accaduta lo scorso anno ad Annone, dove perse la vita un uomo.