Non l’acqua ma il vapore trasportato dall’aria avrebbe veicolato l’epidemia di polmonite. Dalle analisi dell’Ats di Brescia è emersa infatti la presenza del batterio della legionella in 9 dei 10 campionamenti fatti sulle torri di raffreddamento di 3 impianti della zona. Scagionato dunque sia l’acquedotto che il fiume Chiese. Anche nel corso d’acqua sono state riscontrate positività ma il numero ridotto fa escludere che sia alla base del contagio. Resta da capire come si sia sviluppato contemporaneamente in più fabbriche. I 3 comuni hanno emesso ordinanze urgenti per la sanificazione delle torri di raffreddamento. Ats precisa che non ci troviamo di fronte ad aziende irresponsabili ma che particolari situazioni climatiche possono rompere un equilibrio e favorire un evento straordinario. Come quello che si è verificato che ha infatti i contorni di un’epidemia unica al mondo per dimensioni. Finora sono 405 i pazienti con polmonite di cui 42 positivi alla legionella. La regione annuncia entro l’anno norme per censire le torri di raffreddamento e imporre una periodica sanificazione.