Stefano Marinoni, considerato l’avanzato stato di decomposizione del corpo, potrebbe essere morto la sera stessa della scomparsa, ovvero il 4 luglio. Per chiarire anche questo aspetto proseguono gli accertamenti sul cadavere. Al vaglio degli inquirenti poi messaggi, foto, telefonate ed eventuali nuovi contatti. Tanti restano i dubbi: è arrivato la sera stessa in via Cantù, ad Arese, dov’era parcheggiata la sua Smart e dove poco distante è stato ritrovato senza vita sotto a un traliccio? E ancora: potrebbe aver incontrato qualcuno prima di morire?

La procura ha aperto un fascicolo per omicidio, un cambio che permette di fare maggiori accertamenti. Si indaga dunque per capire se sia stato ucciso o se invece, come ipotizzato nelle prime ore, abbia deciso di togliersi la vita.