Strade diventate fiumi di fango. Macchine totalmente sommerse da acqua e detriti. Sono immagini forti quelle che arrivano dalla Lombardia, flagellata ieri sera da un violento nubifragio. La situazione più critica nel lecchese. Questo è il comune montano di Casargo dove 146 persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni. Gli sfollati sono stati riparati negli alberghi della zona. Intanto si contano i danni, decine di squadre tra vigili del fuoco, protezione civile, soccorso alpino e carabinieri sono impegnate a liberare le strade. Problemi anche agli allevamenti. La Coldiretti segnala che centinaia di capi di bestiame assieme agli allevatori sono bloccati in diversi alpeggi rimasti isolati sopra Casargo. Lo stato d’allerta resta dunque alto in tutta la Valsassina e la Valvarrone oltre che nei centri che affacciano sulla sponda lecchese del lago di Como. Zone già messe in ginocchio dal maltempo nei giorni scorsi. Danni anche in Valcamonica. La piena del torrente Ble ha fatto crollare un ponte di 12 metri. I detriti sono arrivati fino al fiume Oglio dove squadre di vigili del fuoco e forze dell’ordine sono al lavoro per ripristinare i collegamenti. Conta dei danni anche a Torre Boldone, in provincia di Bergamo, qui la forza del temporale ha scoperchiato i tetti di tre abitazioni. A causa dell’acqua penetrata negli appartamenti, tre famiglie sono state costrette ad abbandonare le case.