“O finanziate la campagna elettorale, o mi ritiro”.

E’ bastato un messaggio vocale a mettere in allarme un’intera coalizione: il mittente è Luca Bernardo, candidato sindaco a Milano per il centrodestra, che agli alleati ha chiesto una partecipazione più importante alle spese per la corsa.

La nota, che sarebbe dovuta restare privata, però, è uscita dalla chat ed è diventata di dominio pubblico, per opera di ignoti.

Il tema dei finanziamenti è così balzato al centro del dibattito pubblico, con il diretto sfidante di Bernardo, il sindaco uscente Beppe Sala, che non ha mancato di sottolineare che lui non chiede soldi ai partiti.

La sua corsa, ha spiegato, è supportata da amici, conoscenti ed estimatori: rimarcando così la sua indipendenza.

Presto, però, è arrivata la controreplica di Bernardo che, ha detto di vergognarsi di chiedere ai suoi amici e di preferire fare le cose un po’ più trasparenti e un po’ più ufficiali.

Insomma, il senso del messaggio vocale del pediatra era: se mi volete, sostenetemi. E pare abbia sortito, se non l’effetto sperato – dato che Bernardo chiedeva 50mila euro a partito – quantomeno la rassicurazione che buona parte del denaro arriverà nelle prossime ore.

Così, il candidato ha fatto retromarcia e ha garantito che la sua corsa continuerà.

Mancano solo due settimane al giorno in cui i milanesi saranno chiamati ad esprimere la loro preferenza: La scheda sarà in formato maxi, per accogliere tutti i 13 candidati in corsa, collegati a ben 28 liste.