Paola, Silvia Zani e il fidanzato della maggiore, Mirto Milani, nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Alessandra Sabatucci si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Dopo soli 40 minuti – terminato il faccia a faccia tra gli inquirenti e le due ragazze – il gip, il pubblico ministero e gli avvocati hanno lasciato il carcere del Verziano a Brescia dove sono recluse le due figlie della Ziliani per raggiungere Mirto Milani nel carcere cittadino di Canton Monbello. Stessa linea difensiva anche per Milani, che si è avvalso della facoltà di non rispondere. Dunque tutti gli indagati hanno scelto – per ora – la via del silenzio.
Ma sarebbero loro secondo la Procura di Brescia ad aver prima stordito l’ex vigilessa con un potente ansiolitico, per poi ucciderla occultandone il corpo per settimane in un luogo diverso da quello del ritrovamento. Per gli investigatori un piano criminale messo in atto con lo scopo di impossessarsi dell’ingente patrimonio della donna. Nei prossimi giorni gli inquirenti potrebbero tornare in carcere per un nuovo interrogatorio.