Una scena da film in stile Gomorra, ha riferito chi ha assistito alla fuga dello scooter nero dopo l’omicidio. 4 proiettili sparati alla testa, al petto e alla spalla. Così è morto Paolo Salvaggio, detto Dum dum, 60 anni, personaggio di calibro nel mondo del narcotraffico. Era appena uscito di casa in sella alla sua bici bianca, dopo pochi minuti, al semaforo sulla pista ciclabile, lo hanno ucciso. Ma perché? E’ giallo sui motivi dell’agguato: Salvaggio, pluripregiudicato agli arresti domiciliari, era malato terminale ma gli inquirenti sospettano che fosse tornato nel giro della droga. Addosso aveva tre cellulari, uno era criptato. Sotto la lente d’ingrandimento, le immagini delle telecamere che avrebbero ripreso i killer, due uomini con casco integrale, mentre fuggivano in direzione Milano a bordo di uno scooter.