Proseguono senza sosta le indagini sull’omicidio di Paolo Salvaggio, narcotrafficante pluripregiudicato agli arresti domiciliari ucciso in pieno giorno lungo la via più trafficata di Buccinasco nel milanese. C’è chi è convinto che da qualche anno Dum Dum, così veniva soprannominato, rigasse dritto ma il ritrovamento dei suoi tre cellulari, di cui uno criptato, fanno propendere gli inquirenti per un’altra tesi, ovvero, che avesse ripreso i suoi loschi affari. Ma perché Salvaggio, 60 anni, è stato ucciso? E perché con tale efferatezza? Nonostante fosse malato terminale e sarebbe morto a breve, qualcuno ha voluto toglierlo di mezzo immediatamente.
Serrate le indagini che ora non stanno puntando sulla pista della ‘Ndrangheta ma su un debito non saldato, probabilmente con narcos stranieri dai quali Dum Dum acquistò carichi di droga o forse si è trattato di uno sgarro o di un litigio con criminali. Intanto, con l’analisi delle immagini delle telecamere di zona, gli investigatori stanno cercando di ricostruire il percorso dei killer, killer che dopo l’esecuzione a colpi di pistola, sono fuggiti a bordo di uno scooter.