Sul campo dovrà gestirsi e non sapremo quanto potrà dare al Milan in questa stagione. Nelle sale, questo è certo, Zlatan Ibrahimovic “scenderà in campo” l’11 novembre. Per quella data, in Italia, è prevista l’uscita del suo film: “Zlatan” è il titolo, è stato presentato in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma e il nostro sarà il primo paese a distribuire la pellicola che ripercorre la storia del gigante del Milan. Non soltanto la carriera, ma il percorso che ha portato un bambino al successo mondiale: dalle biciclette rubate, le difficoltà in famiglia, alle sfide tra scuola e calcio, quando Zlatan muoveva i primi passi in un sobborgo di Malmoe. Fino agli incontri con Mino Raiola (storico agente), Ronald Koeman (tecnico dell’Ajax) e Luciano Moggi, che lo portò nel nostro campionato. La regia è affidata a Jens Sjogren, che ha lavorato ricalcando quanto Ibra aveva già raccontato nel suo libro uscito nel 2011. Zlatan sarà interpretato dagli attori Dominic Bajraktari Andersson (dagli 11 ai 13 anni) e Granit Rushiti (17-23 anni): quest’ultimo ha impressionato i critici per la somiglianza nell’andatura e nella voce dell’attaccante. Poi spetterà a lui essere padrone di nuovi capitoli: perché nessuno, in campo, può interpretare il suo carisma. Pioli, e tutto il Milan, lo sanno e lo aspettano per coltivare un sogno che lo svedese è stato il primo a pronunciare: quello scudetto che in rossonero manca ormai da un decennio.