Ladra incallita, sempre incinta e per questo non punibile con il carcere. E’ successo per l’ennesima volta ad una donna di 33 anni, rom, che vive in un camper con gli otto figli, concepiti tra un furto e un altro. L’arresto in flagranza sul pianerottolo, con un sacchetto in mano contenente alcuni vestiti da uomo, una collanina d’oro e il cilindro della serratura della porta, fatto scattare per introdursi nell’appartamento del secondo piano di un palazzo di Via Giambellino. In questi anni ha accumulato ben 18 condanne, l’ultima, a ottobre scorso, per un altro furto in un’abitazione di via Anelli. Non è un caso isolato. Fece scalpore in passato l’arresto in stazione centrale di borseggiatrici rom professioniste che avevano nel loro curriculum 192 denunce e 78 arresti. Anche loro però avevano sempre scampato il carcere perché ogni volta risultavano in stato di gravidanza. Stessa sorte per altre tre ladre rom che poche settimane fa hanno rubato ad un’anziana un portafogli contenente ben 3 mila euro. Una delle tre, con una sfilza di precedenti alle spalle per furti, evitò il carcere in quanto incinta. E anziché a San Vittore andò alla Clinica Mangiagalli.