Pestaggi in strada ma anche a scuola. Aggressioni, vessazioni, tutto filmato e poi messo in rete con video capaci di registrare, in poco tempo, 100mila visualizzazioni. Un incubo durato mesi, in un istituto di Rho, nel milanese. Da una parte due ragazzi, le vittime, dall’altra sei minorenni. Tutti di 16 anni. Il gruppo è stato fermato dai Carabinieri della compagnia di Corsico. Per loro reati a vario titolo: atti persecutori, diffusione di riprese e registrazioni fraudolente, lesioni aggravate. Secondo gli investigatori gli insulti e i pestaggi, che avvenivano fuori dalla scuola e dentro, in presenza anche del personale docente, erano poi sistematicamente ripresi con i cellulari e diffusi sul canale social Telegram. A far partire l’inchiesta la denuncia di una delle due vittime. Un ragazzo che ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai carabinieri. Ha parlato di gravi e violente aggressioni cominciate già a giugno dello scorso anno. Dopo di lui, nella rete del gruppo, anche un altro ragazzo. I due erano perseguitati senza un reale motivo. I filmati erano poi diffusi con il solo scopo, dicono gli inquirenti, di denigrare le loro vittime. Dei sei minorenni, uno è stato collocato in una comunità di recupero; per un altro la misura della permanenza in casa. Per gli altri quattro l’obbligo di restare la sera nella propria abitazione. Dopo le aggressioni di Capodanno in Duomo. Il pestaggio del tranviere e del vigile urbano, un altro episodio che vede dei giovanissimi, pronti alla violenza gratuita.