Barbara Pasetti potrebbe aver avuto un complice. E’ una delle ipotesi degli inquirenti. Sarebbe l’uomo ripreso alla guida dell’auto di Luigi Criscuolo l’8 novembre. La donna, indagata per tentata estorsione, omicidio e occultamento di cadavere, dal carcere – fa sapere il suo avvocato Irene Anrò – ha risposto a tutte le domande, dando la sua versione dei fatti. A difenderla il padre, la cui collezione di armi è stata sequestrata per le opportune verifiche, che esclude responsabilità della figlia. Lei che ha sempre negato di conoscere Gigi Bici sarebbe però smentita da un conoscente che ha spiegato di averli messi in contatto qualche mese prima. Non è chiaro sei tra i 2 ci fosse una relazione. La donna sembra volesse uccidere l’ex marito. E che per questo si fosse rivolta a un gruppo di cittadini romeni. Ma in una conversazione intercettata il 17 dicembre proprio con l’ex gli avrebbe detto: “So di dover andare all’inferno perché ho fatto ammazzare un uomo”. Tre giorni dopo verrà ritrovato il cadavere di Gigi Bici proprio davanti al cancello della sua casa, un ex convento a Cura Carpignano, in provincia di Pavia. Gli inquirenti sospettano che sia stata la fisioterapista a scrivere al computer le lettere poi recapitate alle figlie di Gigi Bici in cui chiedeva un riscatto. Nella sua morte tanti restano ancora i punti da chiarire, a partire dal ruolo di Barbara Pasetti e di altri, eventuali complici.