“Ero pronto a pagare: una parte in contanti il resto col bancomat”. Luca Lombardo, il 27enne di Cremona finito in coma dopo una lite con un tassista ricorda così la notte che gli ha cambiato la vita. La notte in questione è quella dello scorso Natale. Luca era fuori con alcuni amici quando decidono di tornare a casa in taxi. La macchina è quella di Giovanni Carrera, 68 anni, tassista molto conosciuto in zona. Tutto come da copione, lui alla guida i ragazzi a bordo, fino al momento di pagare la corsa: 20 euro. In contanti solo la metà il resto, precisa il ragazzo, lo avrei pagato col bancomat.
Secondo quanto testimoniato dagli amici è a questo punto che scoppia la lite. Il tassista comincia a urlare. Gli amici riescono ad uscire dall’auto, resta Luca, sulla macchina a forte velocità. Il giovane si ritroverà a terra in un lago di sangue. La terapia intensiva, le gravi condizioni, fino al 10 gennaio quando il ragazzo torna a casa dai genitori.
Per il tassista gli arresti domiciliari con l’accusa di sequestro e lesioni gravissime. Ad aggravare la sua posizione, un’intercettazione che immortala una frase che lo inchioda. A chi gli racconta che le condizioni del giovane sono gravissime risponde: “bene così non può raccontare la sua versione. E’ una cosa positiva”.