Abiti distinti, accento anglosassone. Proponevano una asfaltatura a prezzi stracciati e il gioco era fatto. Peccato che il materiale utilizzato fosse di scarsa qualità: non catrame regolamentare ma scarti di bitume. E’ la meglio nota “ truffa dell’asfalto”, questa volta però non è andata a segno grazie all’astuzia delle vittime che hanno così permesso ai carabinieri di chiudere il cerchio. I responsabili: due fratelli irlandesi. Si presentavano nelle piccole aziende proponendo di asfaltare i piazzali antistanti con il catrame avanzato da grandi lavori. La proposta si chiudeva sempre con un prezzo vantaggioso. Questa volta però qualcosa è andato storto. I due battono il territorio di Besana e Renate Brianza, nel monzese. Non basta la bella apparenza e l’auto di lusso con la quale si presentano: alla proposta gli imprenditori fiutano la truffa e così avvertono i carabinieri. I due fratelli vengono intercettati a bordo di una Mercedes Classe A bordeaux con targa inglese, portati nella caserma di Seregno saranno denunciati per tentata truffa in concorso: hanno 29 e 17 anni, sono incensurati.
Dopo la truffa dello specchietto o dei finti tecnici, quella dell’asfalto. Un raggiro collaudato ma che grazie alla campagna di sensibilizzazione delle forze dell’ordine riesce sempre più difficile. In pratica il malcapitato, in genere piccole aziende, si trova di fronte persone distinte. Puntano sulle buone maniere e si presentano come dipendenti di società che hanno eseguito lavori per enti pubblici, grandi cantieri o autostrade. Si pattuisce il prezzo, la somma pagata sempre in anticipo. I lavori poi, vengono effettivamente eseguiti, ma con materiale scadente e con nuove richieste di denaro. Questa volta la truffa è stata sventata ma l’allerta su questo tema resta altissima.