Una colonna di fumo visibile anche a lunga distanza. Eccolo quel che resta dell’incidente aereo che si è verificato sulle montagne del lecchese. Siamo sulla cima del Legnone, non lontano dal centro abitato di Pagnona. A schiantarsi un jet militare impegnato in un volo di addestramento. A bordo due piloti che per salvarsi si sono lanciati col paracadute: il primo, italiano, è finito sullo sperone di una roccia. Eccolo in questa foto scattata durante il recupero. Ora è in ospedale, ricoverato con un trauma facciale. Nulla da fare invece per l’altro pilota, di nazionalità britannica, recuperato senza vita. L’italiano è un pilota collaudatore mentre la vittima un’esperta di volo. Era dipendente di un’agenzia che fornisce piloti da addestramento anche se in questo caso era a bordo per essere formato lui stesso su quel tipo di aereo. Il velivolo è un Alenia- Aermacchi T-346A, lo vedete in questa foto. Era partito dalla base di Venegono, in provincia di Varese. Aveva 20 ore di volo ed era in pre-consegna. In pratica doveva essere un tragitto di prova prima di essere dato ufficialmente all’Aeronautica italiana.
Il caccia stava eseguendo un volo di collaudo in uno spazio aereo militare riservato a questo utilizzo, sulle montagne sopra il lago. I radar, lo registrano alle 11.16 nella zona a Sud-Ovest di Como. Tira dritto tra Sondrio e Morbegno. Una serie di giri tra il lago e le montagne per oltre 15 minuti, poi, alle 11,40, 24 minuti dopo il decollo, scompare dai radar. Testimoni raccontano di aver visto una palla di fuoco in volo.
Un’inchiesta per disastro aviatorio colposo, lesioni e omicidio colposo dovrà chiarire le cause.