E’ in ospedale, ha la febbre ma è vivo. Pietro Vavassori, l’ex calciatore 29enne, in Ucraina per combattere contro l’esercito russo non è caduto, come invece si temeva, negli attacchi a Mariupol. La notizia dal padre del ragazzo, Pietro Vavassori, imprenditore lombardo. Lui e la moglie, Alessandra Sgarella, nota alle cronache per essere stata sequestrata dalla ‘ndrangheta nel ’97, e morta poi nel 2011 per una malattia, sono i genitori adottivi di Ivan.
La scelta di arruolarsi, libera, ha spiegato il padre. La partenza circa un mese fa poi i racconti frequenti sulla situazione al fronte. Fino alla paura, qualche giorno fa. che aveva fatto temere il peggio. Intanto da Milano, il pool antiterrorismo, guidato da Alberto Nobili, ha aperto un’inchiesta conoscitiva. Si tratta di un’indagine senza titolo di reato né indagati ma basata solo su notizie di stampa. Lo scopo degli inquirenti è capire se ci sia un eventuale giro di arruolamento illegale o di mercenari.