Ha dato i natali a Lega e Forza Italia ma oggi, proprio di questi partiti, ne testimonia la disfatta. Anche in Lombardia, come nel resto del Paese, il trionfo spetta a Fratelli d’Italia che da solo supera il 27% (IN GRAFICA IL 27,75%). Giorgia Meloni dunque leader nella regione che ha visto nascere il Carroccio e gli Azzurri di Silvio Berlusconi. Al Senato supera addirittura il risultato dell’intero centrosinistra che si attesta al 27,22%. Insomma un ciclone, quello di Giorgia, al quale ha resistito solo la città di Milano dove il Partito Democratico si conferma primo col 26% (IN GRAFICA). Ma c’è di più, nella città motore trainante dell’economia nazionale, si assiste a un vero boom elettorale del Terzo Polo: Calenda e Renzi, nel collegio uninominale di Milano centro per la Camera, raggiungono il 23% . Letta e i suoi, si impongono in due collegi uninominali su tre. In centro con Benedetto Della Vedova, + Europa, (IN GRAFICA 37,88%) e Bruno Tabacci di Impegno Civico, (IN GRAFICA 38,52%). Anche per il Senato vince il PD con Antonio Misiani che batte la leghista Maria Cristina Cantù. Su Milano, quella del centrosinistra, non è comunque una vittoria assoluta: il collegio Bande Nere va infatti alla forzista Cristina Rossello.
Numeri che non tolgono comunque il sorriso alla Giorgia nazionale. Un esempio su tutti: il trionfo della destra a Sesto San Giovanni. Nell’ex Stalingrado d’Italia la sfida era tra figli d’arte: Isabella Rauti, Fratelli d’Italia (IN GRAFICA 45,4%) figlia di Pino Rauti, stacca di 15 punti Emanuele Fiano, Pd, ( IN GRAFICA 30,8%) figlio di Nedo Fiano, sopravvissuto ad Auschwitz.
Trionfo anche per Silvio Berlusconi che a Monza incassa il 50,3%. Per la Lega è una vera disfatta, inchiodata al 6,8%. E proprio il dato leghista rischia di condizionare un altro importante appuntamento elettorale che attende la Lombardia: le regionali del prossimo anno. Difficile per il governatore uscente, Attilio Fontana, non tenerne conto. Per il Movimento Cinque Stelle, Milano poi si conferma città poco amica: Giuseppe Conte infatti raggiunge il 7%. La metà di quanto raccolto su scala nazionale.